Conosco molto bene Velia Tortora che svolge da più di vent’anni la sua professione di osteopata con dedizione massima e con risultati eccellenti.
L’impegno, direi la passione che applica è il risultato del convincimento della fondatezza assoluta degli elementi di base della disciplina che, a mio parere, ha un grave difetto di nomenclatura, il nome appunto “osteopatia”, estremamente limitativo e fuorviante, a fronte della amplissima gamma di indicazioni terapeutiche che è in grado di offrire su moltissime affezioni del corpo umano che esulano, appunto, dall’apparato scheletrico inteso in senso stretto.
Nonostante questo limite lessicale, l’osteopatia è ormai, già da diversi anni, patrimonio mondiale della medicina in virtù della comprovata efficacia delle sue variegate applicazioni.
Velia Tortora ha avuto il gran merito, nel corso della sua preparazione professionale, di comprendere sin dal principio, le fondamenta dell’impalcatura metodologica di base della disciplina sulla quale, in breve tempo, ha costruito la sua cultura osteopatica al punto di fare sua una delle metodiche (la tecnica “di De Jarnette” o “dei Blocchi”) che quotidianamente applica con successo nella sua pratica professionale.
È raro trovare un professionista che ha la capacità, non solo di interiorizzare una metodica, ma di accrescerne la validità con i suoi contributi metodologici, riconoscendone l’obiettiva efficacia. Ciò è il risultato anche dell’estremo rigore intellettuale che fa parte del bagaglio esistenziale della protagonista, come la pervicacia e la profonda conoscenza della materia, unita al desiderio di accrescere l’efficacia applicativa sperimentando personali innovativi contributi terapeutici.
A tale proposito è anche in programma di abbinare ed applicare le cognizioni fondamentali della disciplina osteopatica ad un originale campo artistico-ludico-culturale. Ma di questo sarà lei a parlarne in futuro.
Dopo gli studi classici, si è diplomata in Educazione fisica, erede della grande tradizione sportiva della famiglia. Sin da bambina è stata incoraggiata a sviluppare i suoi potenziali, per cui ha praticato danza, studiato pianoforte, e nello sport ha conseguito il titolo di campionessa italiana di tuffi.
Allenatrice sportiva e giudice di gara, dopo poco tempo decide di proseguire gli studi e da li a poco, si diploma in Terapia della Riabilitazione. Inizia a collaborare con diversi centri regionali in ambito ortopedico, traumatologico e neurologico.
L’amore per la Conoscenza e la necessità di perfezionarsi la spingono alla ricerca di nuove tecniche riabilitative.. assiste a una conferenza che parla di nuove medicine. Viene subito sedotta dall’approccio olistico della Medicina Osteopatica. Si iscrive alla scuola francese di Osteopatia a Roma. Riceve il D.O. nel 1999.
Disciplina, perseveranza, costanza, approfondimento hanno modellato la sua personalità sin da piccola. Segue diversi seminari di perfezionamento in tutt’ Europa con eminenti Maestri, assiste alle loro consultazioni, studia , e lavora come libera professionista .Si pone molte domande , non si da tregua finchè non arriva a una risposta esauriente. Col tempo, sviluppa un approccio del tutto originale che segue la grande tradizione olistica biodinamica dei vecchi Maestri.
Ora insegna in vari centri in Italia.
Professionalmente, si distingue per le sue doti umanistiche, grande onestà , rigore e umiltà, il gesto terapeutico è preciso e ponderato.
Condivide le sue conoscenze e i suoi dubbi con professionisti di varie discipline – dietologia, omeopatia, scuola hameriana, embriologia e biodinamica.